sabato 30 ottobre 2010

Ruby e il Presidente.

Nell'ultimo Post avevo scritto che Berlusconi spesso si è trovato al centro di situazioni imbarazzanti riguardanti la sua vita privata ed ecco che quasi immediatamente, i media mettano in risalto la storia di una diciassettenne marocchina, che nuovamente tira in ballo il Presidente del Consiglio.
Praticamente la diciassettenne Ruby viene portata in questura, perchè denunciata per furto  da una sua amica e, secondo le indiscrezioni, giunge al questore di Milano una telefonata da un uomo della scorta di Berlusconi che dice di rilasciare la ragazza poichè sarebbe la nipote del presidente egiziano Mubarak, poi è Berlusconi stesso a raccomandare al funzionario di affidare Ruby ad una persona di sua fiducia che l'aspetta fuori dalla questura, Nicole Minetti, igenista dentale del Presidente del Consiglio, nonchè consigliere regionale di Forza Italia. La ragazza viene effettivamente rilasciata e affidata alla Minetti invece che a una comunità protetta, come forse sarebbe stato più opportuno.
Belusconi si difende dicendo che ha solo cercato di dare una mano a una persona in difficoltà, ma le notizie di stampa riferiscono che la ragazza invece faceva parte di quel gruppo di graziose e giovanissime intrattenitrici che animano le feste milanesi del presidente, procurate a quanto pare dal solito Lele Mora che tra l'altro risulta indagato per favoreggiamento della prostituzione, insieme a Emilio Fede e la stessa Nicole Minetti.
Non mi dilungo di più sulla miriade di notizie che man mano si susseguono, nè mi interessa dare un giudizio sulla vita privata del premier, ma se la telefonata in questura si rivelasse vera, allora si tratterebbe di una sorta di  abuso di potere e quindi  riguarderebbe la sua sfera pubblica, con tutte le conseguenze morali e politiche che ne deriverebbero.
Insomma il Berlusconi che dice: "amo la vita e le donne" se veramente vuole essere ricordato come uno statista, dovrebbe assumere dei comportamenti un pochino più sobri e più consoni alla sua età e soprattutto alla carica che ha l'onore di ricoprire.
Come uomo di sinistra vorrei che Berlusconi uscisse di scena per il suo fallimento politico, non per una squallida storia come questa.

wiska...chi lotta vive!

mercoledì 27 ottobre 2010

Il Berlusconismo.

Nei primi anni '90 Silvio Berlusconi fondava Forza Italia, un movimento che seppure verticista e centralista,  esprimeva tuttavia  la volontà di una certa parte degli elettori italiani, di opporsi a una Sinistra che sembrava potesse andare al governo. Il movimento di Forza Italia nato all'indomani della disgregazione della Democrazia Cristiana e del PSI, vinse le elezioni del 1994 anche a causa del declino della ideologia di sinistra del PCI di allora , che poi nel corso degli anni a venire, a colpi di secessioni interne e cambi di denominazione, finì per buttare via "l'acqua sporca insieme al bambino", lasciando irrisolte tutte le questioni politico-sociali, su cui l'ideologia stessa era fondata.
Forza Italia e soprattutto Berlusconi inizia a governare nel maggio del 1994 e, tranne la parentesi dei  due governi di tipo tecnico parlamentare (Dini e D'alema) e dei  due governi Prodi , la sua azione di governo si esplicita per quasi 9 anni, arrivando sino ai giorni nostri. Man mano però le cose cambiano: Forza Italia diventa "Casa delle Libertà" e assume l'aspetto di un vero e proprio partito, Berlusconi, forte del suo carisma e del consenso popolare, aumenta sempre di più il suo potere personale all'interno della coalizione,  inducendo i vari governi a formulare leggi "ad personam" ed instaurando una sorta di delegittimazione della parte avversa e di varie istituzioni dello stato, che porterà ad una forte contrapposizione tra gli schieramenti, in cui, più che la politica, prevarrà lo scontro personale.
L'ultimo capitolo è, all'indomani della nascita del Partito Democratico di Veltroni, la fondazione del Popolo Delle Libertà, con l'annessione quasi forzata di Alleanza Nazionale di Fini.
Insieme alla Lega, il PdL vince le elezioni del 2008 e si avvia a governare fino al 2013.
Ma se a livello elettorale il carisma berlusconiano certamente aiuta, a livello dell'azione di governo può diventare un problema, poichè Berlusconi tende più a far accettare le sue idee personali, che a valorizzare la collegialità dell'esecutivo. (E' nota una sua frase "al mattino mi sveglio con tante belle idee, poi vado in Consiglio dei Ministri e non riesco a fare niente..)  inoltre, dati i suoi palesi conflitti d'interesse, si trova spesso raggiunto da avvisi di garanzia o coinvolto in processi o invischiato in situazioni scabrose, quali la sua partecipazione al compleanno della diciottenne di Casoria, che lo porterà addirittura al divorzio con la moglie o la famosa vicenda delle "escort"  e allora, di nuovo, induce il governo a varare leggi ad oc (Lodo Alfano, legge sulle intercettazioni etc.)e nasce così il Berlusconismo, una vera e propria ideologia che mette al centro dell'azione e del pensiero politico, un individualismo esasperato,che segue la logica del "ghe pensi mi!" o del "ognuno s'arrangi da sè", dove anche lo Stato Sociale appare uno spreco,  in cui tutto s'aggiusta semplicemente spendendo più soldi , costruendo più case, investendo di più,  Un'idelogia basata sul profitto e gli interessi personali,  in cui  il sistema fiscale è visto come uno spauracchio, da cui bisogna scappare.. da qui l'affermazione: "gli evasori fiscali non sono ladri, sono solo furbi". 
Berlusconi quindi si muove nella sua azione di governo con alle spalle, non il più il movimento delle origini, ma questa ideologia creata a sua immagine e somiglianza e  lo stato, le regole democratiche, la costituzione, il parlamento, vengono viste come istituzioni vetuste che rappresentano soltanto un impaccio per la realizzazione del suo fine ultimo, che è quello di  impersonificarsi con lo stato.

domenica 24 ottobre 2010

Viva la Rai!!

C'è aria di bufera alla Rai: non ancora placata la polemica Masi-Santoro, tra l'altro momentaneamente  risolta con la singolare "sospensione della sospensione" di Santoro, da parte di un ambiguo istituto che si chiama "Arbitrato", ecco subito un nuovo motivo di contrasto tra la Direzione Generale (leggi sempre Masi) e la Terza  Rete e il suo capo-struttura Maffucci. Motivo della contesa è la futura e non tanto sicura messa in onda della nuova trasmissione di Fabio Fazio e Roberto Saviano. Ciò perchè malgrado Masi e company continuino a dire che non c'è nessun problema, autori e attori principali della trasmissione, fanno sapere di essere ancora senza un regolare contratto e che i mezzi messi a disposizione da Mamma Rai, (specie dopo la comunicazione della "scaletta" delle prime puntate) sembrano essere quelli di un noto sketch del compianto Raimondo Vianello in cui  lui, inviato Rai, si vedeva trasportato per la città, a bordo di una cariola.
Le due polemiche  sembrano avere lo stesso comun denominatore e cioè sia Santoro, che la coppia Fazio-Saviano hanno sicuramente una visione antigovernativa e ciò non va  bene al direttore Masi ed a tutta la parte politica che il medesimo ha dimostrato di rappresentare. Il problema per lui e per gli altri è che "Anno Zero" condotta da Santoro è praticamente la trasmissione di punta dell'Azienda, raccogliendo un'elevata share e conseguentemente pubblicità  e la nuova trasmissione "Vieni via con me" si annuncia anch'essa foriera di ottimi ascolti, visti gli ospiti preannunciati (Albanese, Benigni etc..) e la presenza di un personaggio come Saviano.
Ma per la Rai non finisce qui, si sveglia anche l'AGCOM (garanzia delle comunicazioni) che bacchetta il TG1 per la sua faziosità (a favore di Berlusconi) dimostrata, a suo modo di vedere in più di un'occasione e infine viene pubblicato il bilancio delle entrate pubblicitarie del 2009 : la Rai riscuote circa il 16% in meno rispetto all'anno precedente, 4% in meno rispetto alla media del mercato da cui si salva soltanto, indovinate chi?  Mediaset, che perde solo circa l'8% ,un ottimo risultato anche alla luce del fatto che gran parte delle perdite Rai derivano dal mancato rinnovo (voluto dall'attuale dirigenza) dei diritti Sky , network diretto concorrente di Mediaset Premium.

wiska..... chi lotta vive!

martedì 19 ottobre 2010

Giustizia fatta in casa..

Così, dopo sue settimane di agonia si è spenta la povera Maricica Hahaianu, la trentaduenne colpita da un pugno da Alessio Bursoni, in seguito ad una lite per futili motivi.
Ieri il ventenne romano che era agli arresti domiciliari, è stato tradotto in carcere con l'accusa di omicidio preterintenzionale e allora succede una cosa incredibile: davanti a casa sua centinaia di persone, famigliari e amici, espongono cartelli e gridano "Alessio libero!!" e poi addiritttura un esponente politico ne chiede la scarcerazione, si tratta di dell'onorevole Francesco Maria Giro del Pdl e fedelissimo di Berlusconi.
Ma si caro onorevole e amici vari, anche la giustizia è  un fatto soggettivo e dipende a chi tocca... alla fine Alessio era un bravo ragazzo, gli è solo scappato un pugno che sfortunatamente è andato a finire proprio in faccia a una donna che non era manco italiana, poi quella è caduta, è andata in coma ed è morta,cavoli suoi.. che colpa ne ha il vostro povero amico?
A questo punto, per Par Condicio, suggerisco al non tanto onorevole Giro di richiedere anche la scarcerazione di Michele Misseri!
E pensare che una volta si scendeva in piazza per gridare: "Fuori i compagni dalle galere!"

wiska.... chi lotta vive

lunedì 11 ottobre 2010

Dagli al mostro...

Michele, zio di Sara Scazzi e suo dichiarato assassino è chiuso in isolamento nel carcere di Taranto. Qualche fonte di stampa arriva ad ipotizzare che pensi al suidicio evidenziando come il paranormale applicato al giornalismo diventi stereotipo per attirare l'attenzione morbosa di taluni lettori.
Di sicuro Michele Misseri è difeso soltanto dall' avvocato d'ufficio e anche questo è indicativo del fatto che c'è mostro e mostro...
Se solo si pensa ai famosi collegi di difesa di tanti altri "mostri" tipo quelli della strage del Circeo di qualche anna fa, dove venne barbaramente trucidata una ragazza e ridotta in fin di vita un'altra, si capisce che la radice sociale vale pure per i "mostri".
Ma il "dagli al mostro" sport molto praticato nei paesi poveri o dei neo o finti ricchi come l'Italia, imperversa a partire dal "a morte Michele" delle ragazzine compagne di scuola di Sara, passando per il manifesto di stoffa recante la scritta "Pena di Morte etc.."  fatto portare a scuola da una mamma veramente zelante e forse molto vogliosa di essere poi intervistata da qualche televisione compiacente, finendo alle telefonate minacciose alla famiglia dello zio assassino da parte di anonimi che, come tanti opinionisti televisivi, hanno già scritto la sentenza..
Di certo la magistratura e le Forze dell'Ordine fanno sapere che non considerano per nulla conclusa la vicenda, giacchè molte domande non hanno ancora una risposta e molte sono ancora le contraddizioni che man mano emergono, dai vari verbali dell'interrogatorio dell'imputato.  Due domande per tutte:
"Come e perchè Sara si trovava da sola, nel garage dell zio, essendo già stata  molestata dallo stesso? "
"E come mai Michele passa improvvisamente dalle molestie (peraltro evinte soltanto per sua ammissione) ad assassino e necrofilo violentatore?"
Gli inquirenti stanno proprio tentando di dare una risposta plausibile a queste domande e mi auguro che ce la possano fare, forse scoprendo che non ci voleva poi molto per salvare la vita di una ragazza di 15 anni e per far sì che non si creasse un altro mostro.

wiska   chi lotta vive!

giovedì 7 ottobre 2010

La morte di Sara Scazzi

Così si è conclusa amaramente la vicenda della povera Sara, quindicenne di Avetrana, un paesino in provincia di Taranto, più famoso per la statale che unisce questo centro al sud Salento, che per altro.
Oggi è salito agli onori della cronaca per questa ennesima  e raccapricciante violenza che nasce nell'ambito famigliare, come gran parte delle violenze sulle donne e sui minori in genere.
Purtroppo è così, malgrado si tenti da varie parti, ogni volta che accadono fatti del genere, di depistare l'attenzione della gente, andando sempre a parare alla solita conoscenza casuale su internet, (questa volta l'indiziato virtuale di turno era Facebook).
Invece no cara Sara, il demonio era lì, proprio al tuo fianco, nascosto nell'ambiente famigliare, il demonio più difficile da additare, quello di cui si ha vergogna di parlare, quello a cui si cerca di non pensare.
Qualcuno aveva notato le attenzioni particolari dello zio? Qualcuno lo ha involontariamente o volutamente coperto o c'è dell'altro? Forse si e anche questo è comune nei casi di violenza che avviene tra le mura domestiche. Scoprirlo ora, come mi auguro faccia l'autorità inquirente, servirà solo a farci fare l'ennesimo esame di coscienza, non certo a ridare la vita alla povera Sara, o il sorriso a sua madre e a chi le voleva bene.

wiska.......chi lotta, vive!

sabato 2 ottobre 2010

Scherzi del destino?

Due turisti tedescchi sono morti precipitando con la loro auto nelle acque del porto di Genova, mentre effettuavano la manovra di sbarco dal traghetto su cui erano imbarcati.
Quando succedono queste cose viene sempre da dire: "Che destino atroce!!"
Ma è proprio così?
Certo una serie di circostanze sfortunate ha contribuito a far trovare proprio lì i due sfortunati turisti, proprio su quel traghetto, proprio in quel momento, proprio in quel punto del traghetto, tra il ponte e la banchina e proprio nel momento in cui il traghetto stesso, improvvisamente, si muoveva in avanti, ma poi per tutto il resto che c'entra il destino? Si è trattato solo di negligenza, incoscenza, incompetenza o peggio ancora di una banale e tragica distrazione da parte di qualcuno che invece era proprio lì a garantire la sicurezza delle persone e delle cose, durante le operazioni di sbarco.
Questo, più che il destino,  ha determinato queste  morti tanto terribili, quanto assurde.
wiska  
chi lotta vive