domenica 6 febbraio 2011

Vira a tribordo la nave governativa.


E' di qualche giorno la notizia che Berlusconi voglia fare un rimpasto del suo governo,  allo scopo di rinforzarlo e poter così andare avanti nella legislatura, incalzato com'è dalla Lega, dopo gli ultimi accadimenti in bicamerale in materia di federalismo.
Il rimpasto riguarda niente meno che Francesco Storace, leader di "La destra" formazione politica che aveva sempre ostentato la sua indipendenza da Berlusconi, fino ad arrivare ad una scissione da cui era nata "La destra-fiamma tricolore" capeggiata da Daniela Santanchè, che invece definiva il proprio partito «la destra leale a Berlusconi» e da cui è stata poi chiamata al governo (sottosegretario alla presidenza del consiglio) pur non essendo stata eletta nel 2008.
Insomma ancora trasformismo politico, che ormai va avanti da quando i "futuristi" hanno abbandonato il Pdl, ma si può dire che Berlusconi ormai gratti il fondo del barile perchè l'apertura a "La destra" seppure in gestazione già dall'intervento di Berlusconi, al congresso di quel partito dello scorso settembre, concluso dal "salutino" romano di berlusconi e dal bacio tra i due leader, sembra comunque un escamotage tanto discutibile quanto inutile.
Non si capisce infatti cosa possa offrire di positivo il partito di Storace che di destra ha solo il nome e poco più. Vero che cavalca alcune idee care ai liberali come la sicurezza, ma fondamentalmente si richiama ai valori del vecchio Msi post-fascista e filorepubblichino che ha sempre guardato con sospetto al sistema capitalista e mantiene una vecchia serie di pregiudizi sull’atlantismo, il ruolo dell’America, la questione israelo-palestinese eccetera. Senza dimenticare le parole di Storace contro il Lodo Alfano  o quelle con cui denunciò,quando Fini nel 2007 si presentò insieme a Berlusconi nell'allora federazione del PDL, "lo scandalo per cui avremmo dovuto accontentarci del rancio che ci veniva offerto, buttando a mare la nostra storia e la nostra gente. Ma noi siamo usciti da An perche' non volevamo entrare nel Ppe, non vedo perche' dovremmo entrarci con Berlusconi". O ancora nel 2008, a proposito della vicenda dei sondaggi falsi al Tg1, quando dichiarò:: "Berlusconi è un fuorilegge. L'unica risposta è in sede penale e soprattutto civile. L'ultima sconcertante esibizione sui sondaggi falsi, al Tg1, denota uno straordinario sprezzo delle regole."
Anche la base de "La destra", almeno dai primi commenti che si leggono su internet, sembra non gradire troppo questo coinvolgimento nel governo e rivolge a Storace la stessa accusa che lui ha rivolto a Fini, quando si alleò con Berlusconi e cioè di essere un traditore.
Già, il nome di Gianfranco Fini torna sempre e l'avversione verso l'ex leader di alleanza nazionale  sembra essere l'unico aspetto che accomuna questa nuova alleanza, l'ultimo  carburante del cabotaggio della nave governativa.

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