Poesia: I sonetti.

IL SONETTO

Il sonetto è una struttura metrica classica di quattordici versi endecasillabi,
raggruppati in due quartine a rima baciata o alternata e in  due terzine a rima concatenata o libera.
Quello che più lo caratterizza, a mio modo di vedere, è la estrema sintesi con cui affronta un argomento.
Questa struttura è statta usata nel genere "lirico" da Dante, Shakespeare, Foscolo, Leopardi, ma anche nel genere "satirico" da Giuseppe Gioacchino Belli, Porta, Trilussa.


                       ER GIORNO DER GIUDIZZIO (G.G. Belli)         Cuattro angioloni co le tromme in bocca
Se metteranno uno pe ccantone
A ssonà: poi co ttanto de voscione
Cominceranno a ddì: "Ffora a cchi ttocca."
Allora vierà ssù una filastrocca
De schertri da la terra a ppecorone,
Pe rripijjà ffigura de perzone,
Come purcini attorno de la bbiocca.
E sta bbiocca sarà Ddio bbenedetto,
Che ne farà du' parte, bbianca, e nnera:
                                       Una pe annà in cantina, una sur tetto.
                                       All'urtimo usscirà 'na sonajjera
                                                    D'angioli, e, ccome si ss'annassi a lletto,
                                           Smorzeranno li lumi, e bbona sera.

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